Uno splendido tramonto dal balcone di un hotel a San Vito Lo Capo

L’immagine è suggestiva. Luce e calore, suoni tenuti capaci di donare sensazioni forti. È il fascino del mare, in una delle sue più belle cornici italiane: San Vito Lo Capo.

La località di San Vito Lo Capo

San Vito lo Capo rappresenta una tra le più famose località marittime europee per la bellezza delle sue spiagge e dei fondali, ricchi di storia struggente e fascinosa natura.

Un piccolo comune in provincia di Trapani che conta poco più di 4.000 anime, incastonato sulla costa Ovest dell’isola, tra il il Golfo di Castellamare a est e quello di Macari a ovest.

Una storia antica, aspra e cruda, come le montagne che circondano questo posto.

Una storia di un martirio, quello di Vito che poi diventerà Santo, un giovane patrizio figlio di un alto funzionario di Roma, in fuga dalla sua città natale, in compagnia della nutrice Crescenzia e del suo maestro Modesto, e dalle persecuzioni ordinate da Diocleziano contro i cristiani.

La leggenda narra di una frana che seppellì l’intero villaggio che non accolse il giovane Vito e che anzi lo minacciò. Dalla frana si erse una cappella dove, pian piano, si radunarono pellegrini fino alle prime casette e un villaggio, sorto più tardi, nel 1700. San Vito Lo Capo, lo chiamarono.

Mare e spiagge di qualità

Oggi San Vito non è più un luogo di culto e pellegrinaggio. O, meglio, lo è, ma non tipo religioso. I devoti di questa località oggi sono gli amanti delle vacanze estive all’insegna del mare e della spiaggia, vera attrattiva locale. Qui le acqua sono limpide e cristalline, delimitate da quasi tre chilometri di sabbia dorata. Le correnti sono praticamente assenti e ideali per i nuotatori meno esperti. Gli scogli e i fondali non temono i paradisi tropicali più chiacchierati. Per molti, quella di San Vito Lo Capo, è la spiaggia più bella d’Italia, perché libera, pulita e attrezzatissima, con tanta natura ed emozionanti escursioni a portata di mano e tantissimi , come è possibile vedere anche da Expedia.it, e strutture ricettive a fare da complemento a una vacanza già di per sé da sogno.

Il porto, al sicuro da Tramontana, Maestrale, Grecale e Libeccio è uno tra i più sicuri dell’intera Sicilia e romani, fenici, arabi, normanni e spagnoli, che già ne conoscevano le qualità, hanno lasciato traccia del loro passaggio, che ancora oggi si evince durante le tante escursioni possibili, sotto la superficie del mare e sopra. Le immersioni subacquee pullulano di resti di anfore, ancore e relitti risalenti anche al IV secolo avanti Cristo. E poi, con un balzo in avanti nel tempo, c’è da visitare l’antica Tonnara del Secco, dimora dell’antica mattanza dei tonni, così come irrinunciabile è, per gli amanti della natura, la nota Riserva dello Zingaro, che consiste in circa dieci chilometri di costa, ripida e selvatica, mediterranea e aspra, pervasa di colori e profumi.

La cittadina di San Vito Lo Capo

Gli hotel a San Vito sono distribuiti perlopiù nella zona di Castelluzzo, a 9 km dal capoluogo, e a un paio di km dalla costa, beneficiaria del flusso turistico. Altra zona è invece Macari o Makari, un borgo marinaro, noto per l’antichissima tonnara, a 4 km dal capoluogo, con hotel dalla vista inequiparabile.

Che siate di stanza a Castelluzzo o Macari, non importa. Il paese è visitabile comodamente a piedi, attraverso le strade principali (via Venza, piazza del Santuario, via Savoia), da cui partire per perdervi tra murales, rampicanti, fioriere ricche di rose dai colori ammalianti, panchine in ferro battuto, musica e odori senza tempo. Da visitare è sicuramente il già citato Santuario di San Vito Martire, restaurato nel 1998, mentre a qualche chilometro dal mare si erge la Cappella di Santa Crescenzia, eretta nel XVI secolo nel punto in cui la Santa si voltò per guardare la frana che seppelliva l’infedeltà degli abitanti del posto.

Ultimo brivido da portare a casa in valigia è quello fornito dall’ascensione del Monte Monaco, un’esperienza unica per gli appassionati di natura, in quanto dà la possibilità di incontrare tanti esemplari di flora endemica, e infine di godere di un paesaggio bellissimo, con lo sguardo che può spaziare sui golfi di Cofano, San Vito e Castellammare, fino a scorgere, solo nelle giornate più limpide, l’isola di Ustica.