L’isola di Ponza

L’isola dell’arcipelago del Lazio meridionale dista circa 33 km da Capo Circeo ed è abitata fin da tempi remoti. Gli antichi romani vi arrivarono all’epoca delle guerre contro i Sanniti e la utilizzarono spesso anche per esiliare qualche personaggio scomodo. E di queste antiche presenze sono rimaste diverse testimonianze archeologiche. Finito il periodo in cui le isole italiane erano utilizzate come luoghi di confino (a Ponza fu trattenuto per qualche giorno anche Mussolini prima del suo trasferimento al Gran Sasso), la principale isola pontina è diventata una delle località turistiche più apprezzate dell’Italia centrale. Ovviamente le bellezze naturali ed il mare sono la maggiore attrazione. Dalla primavera al primo autunno arrivano in continuazione migliaia di turisti che si imbarcano a Formia, Terracina od altre località (incluse alcune della Campania). Sono pure ben movimentati i due piccoli porti destinati alla navigazione da diporto.
Sono naturalmente consigliate le gite in barca e magari brevi crociere nelle splendide isole vicine (Ventotene, Palmarola, Zannone e S.Stefano). Per gli appassionati sono ubicati nelle isole principali alcuni “diving center” in grado di dare assistenza per la scoperta dei magnifici fondali spesso coperti da posidonia e frequentati da numerosi pesci. Nelle isole minori (ed in particolare a Zannone che è inclusa nel Parco del Circeo) sono invece possibili itinerari naturalistici talora curati da organizzazioni ambientali. Anche la gastronomia è ben apprezzabile. A parte alcuni piatti tipici delle isole pontine, nei ristoranti e nelle trattorie sono proposte pietanze della cucina laziale e di quella campana. Sono famose le lenticchie di Ventotene che però si trovano con difficoltà data la produzione molto limitata. In particolare a Ponza non mancano gli svaghi. A giugno poi vi si svolge un’importante festa in ricordo di San Silverio (papa, che morì durante un esilio nell’arcipelago laziale).