Salento spiagge bianche e sole tutto l’anno.

Sembra uno spot pubblicitario e invece è tutto vero. Se vi sembra poco aggiungeteci la buona tavola il calore e la veracità tipicamente salentina faranno tutto il resto. Ma se pensate che il Salento sia una terra da vivere solo in estate siete fuori strada.

Balzata alle cronache vacanziere e del gossip come la terra più amata e desiderata dagli italiani (e non solo), il Salento ha conosciuto negli ultimi anni una grande e sempre più florida notorietà. Tra un “avvistamento mondano” da un lato, e un set cinematografico dall’altro, vi è sempre un buon motivo per esaltare e tessere le lodi della terra forte e verace come le radici degli ulivi secolari, intensa e suggestiva come le tradizioni e le leggende che sanno di tarante e incantesimi. Sarà tutto questo a influire sul potere magnetico di una terra che attrae sempre più turisti? Locali, eventi e divertimento per tutti i gusti rendono il Salento una delle destinazioni turistiche preferite dai giovani, ma non solo; anche rispetto e valorizzazione delle tradizioni salentine, tutti elementi che hanno consolidato l’immagine del Salento quale “isola felice” e che  non dispiacciono certamente alle famiglie, che per la loro vacanza cercano anche relax. E anche per questo target di clientela il territorio risponde in termini di servizi e strutture adeguate, non solo in estate.
Briosa ed eclettica durante la bella stagione, ammaliante e silenziosa nella stagione fredda, che poi qui, a esser sinceri, così fredda non è. Perché bisogna partire esattamente dall’incanto che ci circonda per capire la magia di questo posto. Ed è proprio la natura a parlare, il canto delle cicale e il sole di ferragosto quando vanno via non si portano dietro tutto il fascino di una terra da vivere tutto l’anno. Il sole bacia i belli, si sa. E qui nel Salento tutto l’anno, regalando dei bellissimi giochi di ombre sulle facciate dei palazzi ricamati dal barocco leccese e riscaldando anche gli inverni più freddi. E quando la sera il sole va via un bicchiere di Negroamaro, due pittule davanti al fuoco o un bel piatto di ciciri e tria fumanti e passa tutto!