Venezia e le isole della laguna tra arte e shopping
Facilmente raggiungibili grazie a diverse linee di traghetti che svolgono un servizio regolare all’interno della laguna, le isole di Venezia si possono girare in una sola giornata. Per chi trova uno dei tanti voli per Venezia le isole rappresentano una delle alternative, anche per un solo weekend ttutto all’insegna dell’arte e dello shopping.
Consigli sui principali motivi di visita per ciascuna isola: Burano: la sua caratteristica predominante sono le « macchie di colore » delle case, che erano le donne a dipingere per permettere ai mariti, pescatori, di riconoscere la propria, da distante, grazie al colore della facciata. La vena artistica ed artigianale dell’isola si esprime nei merletti. Nel 1872 venne fondata la Scuola dei Merletti. Una bella esposizione da ammirare Ë nel Museo di Piazza Galoppi 187 (per info, tel. 041-730034). Murano: Ë costituita da un gruppo di isole minori collegate tra di loro attraverso ponti. E’ il centro per antonomasia della lavorazione del vetro. Visitatene il Museo (Museo del Vetro, fondamenta Giustinian 8, per info, tel. 041-73958) ma anche le antiche case-laboratorio dei maestri vetrai in rio dei Vetrai. Dal punto di vista architettonico sono belle la chiesa di San Pietro Martire e la basilica dei Santi Maria e Donato. Torcello: romantica è il primo (e probabilmente il più appropriato) aggettivo che ci viene in mente, con le bellissima cattedrale bizantina di S.Maria Assunta e la chiesa di Santa Fosca che risale all’XI secolo. Giudecca: Ë formata da otto isole collegate da canali. La sua caratteristica urbanistica Ë quella di presentare strette calli e ampie piazze. Vi segnaliamo, per un’eventuale visita, la chiesa del Santo Redentore. L’isola di Giudecca, insieme a San Giorgio Maggiore, chiude il bacino di fronte a San Marco. San Giorgio Maggiore: se pur di piccole dimensioni, conserva, nella chiesa omonima realizzata da Andrea Palladio, un prezioso gioiello, come lo sono le pregevoli tele che arricchiscono l’interno, opera del Tintoretto (L’Ultima cena e la Raccolta della Manna) e del Carpaccio (San Giorgio che uccide il drago). San Lazzaro degli Armeni: questa piccola isola conventuale ospitava un ospedale, successivamente trasformato in un lazzaretto, di qui il nome di San Lazzaro, patrono dei lebbrosi. Merita una visita il convento fatto edificare da un monaco armeno: annessi a questo, una biblioteca, una stamperia, un museo e una pinacoteca. Il complesso ospita una ricca collezione di manoscritti, icone e addirittura un sarcofago egiziano con tanto di mummia. Lord Byron visitava spesso il museo e gli fu dedicata una sala. In alcuni giorni dell’anno Ë possibile assistere alla messa celebrata secondo il rito armeno. San Pietro di Castello: l’isola degli ulivi. L’omonima cattedrale dell’VIII secolo merita senz’altro una visita.
Matteo